CORDIALMENTE 04-10-2010 (in collaborazione con Marok.org)
Dopo la pausa estiva riparte Cordialmente, che viene subito battezzato "Cordialmente - L'anno del contatto", in omaggio al film di fantascienza "2010 - L'anno del contatto", il sequel di "2001 - Odissea nello spazio". Reduci da un tour estivo che li ha visti, agghindati da santoni indiani, presentare al mondo il primo esempio di "cover utilizzata come pretesto per un gioco di parole" (per chi se la fosse persa agevoliamo un filmato di repertorio: https://www.youtube.com/watch?v=8huJlIzQCn4), gli Elii si presentano in forma ed ispirati al loro ennesimo appuntamento con Linus. In mezzo alle molte rubriche classiche, a rubare la scena è una speciale classifica, che contribuirà a rendere virale Cordialmente (peraltro in un'epoca in cui manco si sapeva cosa ciò volesse dire): si tratta della "Classifica delle parole che sembrano bestemmie ma non lo sono, da inserire nelle barzellette per riscuotere successo con gli amici, senza per questo incorrere nelle ire dei credenti o della Chiesa", anche nota come "quella cosa per cui un sacco di gente andava in giro urlando Bioparco, e certi ancora oggi".
Indice Interattivo
- Introduzione.
- Sigla.
- Le poesie ermetiche di Ermes Palinsesto: "Il ritorno del minatore"; "Sciupafemmine del deserto"; "Stanlio e Ollio innamorati"; "Svaghi giovanili di quando c'era Lui".
- Grandi classici del rock suonati con l'ukulele dal bassista Faso.
- Poesie in assiro-babilonese, e loro potenziale comprensione in italiano corrente.
- Classifica delle parole che sembrano bestemmie ma non lo sono, da inserire nelle barzellette per riscuotere successo con gli amici, senza per questo incorrere nelle ire dei credenti o della Chiesa.
- Cordialmente stagione 2010/2011: novità, cose nuove e innovazioni di una trasmissione destinata a cambiare per sempre la percezione delle trasmissioni in generale, ma in particolare di questa.
- I documentari di Cordialmente: i terrier e le galline.
- Che Storia Channel.
- Il karaoke di Mangoni: "Thriller", di Michael Jackson.
Credits: la recensione è di Deadnature
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